CHE ACQUA DARE ALLE ORCHIDEE ?

Le orchidee sono, per lo più, piante epifite e cioè piante che vivono ancorate su altre piante, tronchi e rocce… attenzione ancorate ma non “parassite”!

Le radici vengono usate come sostegno ma anche per ”ossigenarsi” e ovviamente per procurarsi il nutrimento.

Il nutrimento viene portato all’orchidea per lo più attraverso l’acqua.

Quindi che acqua usare?

Personalmente ritengo molto importante la qualità dell’acqua. Essa deve essere priva di elementi inquinanti o patogeni, deve (o dovrebbe) avere il giusto ph ( che indica la basicità o l’acidità della stessa, dove la grandezza da 0 a 7 indica che l’acqua è acida e da 7 a 14 indica che l’acqua è basica).

Senza addentrarsi nelle “preferenze” delle singole specie, si può dire che un ph di 6.2 è un giusto compromesso per quasi tutte le nostre piante.

Ma per la maggior parte di chi non vuole disquisire su nozioni tecniche la domanda rimane sempre la stessa “Quale acqua usare?”

Qui le scuole di pensiero (ma forse sarebbe meglio dire le metodologie comunemente usate) sono principalmente tre.

Senza voler tediare nessuno rispolverando vecchi appunti di chimica o voler usare i termini come quelli sopra usati ( tutti termini ed unità la cui conoscenza è basilare sia per capire che acqua si sta’ usando che per sapere che acqua dare) cercherò di essere il più diretto e meno accademico possibile.

Veniamo quindi al dunque.

  • C’è chi usa semplice acqua di rubinetto che di solito oltre ad essere portatrice di “sali minerali” contiene anche sostanze “inutili” – se non dannose – tipo il calcare, il cloro ( in alcune zone il mercurio) etc,

  • chi quella da osmosi inversa, praticamente acqua purissima prossima a zero ppm/µS/cm (tanto per capirci quella usata per gli acquari con pochissimi sali minerali) arricchita solo con elementi utili al nutrimento della pianta,

  • chi quella piovana opportunamente mescolata con quella di rubinetto.

Personalmente, cercando un giusto compromesso tra comodità, praticità, purezza e utilità, uso quest’ultimo sistema, raccolgo l’acqua piovana in quanto, a differenza di quella del rubinetto, è priva di calcare e poverissima di sali minerali.

Avendo una grande tenda sul terrazzo, sulla quale scorre l’acqua nelle giornate di pioggia, la raccolta non costituisce per me un grosso impegno.

La raccolgo dopo circa 30 minuti dall’inizio della perturbazione, al fine di evitare gli inquinanti atmosferici e la metto in taniche che poi porto in cantina in modo che non prendano luce al fine di evitare la formazione di alghe.

E qui concludo sottolineando e ribadendo una cosa.

Personalmente mi diletto a fare prove e misurazioni sull’acqua che do alle mie orchidee, misurazioni effettuate con gli strumento che si vedono nella foto  (e cioè un tester per il ph e uno per la conducibilità EC e TDS) al fine di ottenere il massimo delle informazioni e sapere cosa fornisco alle mie orchidee.

Ma l’hobby delle orchidee non deve diventare un “peso”, quindi consiglio, una volta capiti e valutati gli effetti della vostra acqua sulle vostre piante e fatto del vostro meglio per dare loro l’acqua più opportuna, di proseguire senza tanti patemi.

A meno che non vogliate cercare il meglio come è nel mio carattere!

Buona coltivazione a tutti!

20 pensieri riguardo “CHE ACQUA DARE ALLE ORCHIDEE ?”

  1. Ciao sempre Kate qui.
    Io pure testo tutto tra l’altro con gli stessi tuoi strumenti. L’acqua di Roma o almeno dal mio rubinetto ha un TDS di 330 ppm e un pH di 7,8.. già, un problema. Uso l’acqua Sant’Anna che ha un ppm di 24 e un pH neutro che comunque abbasso un poco anche dopo l’effetto fertilizzante con Calmag e Epsom come supllementi.
    Con il recente diluvio ho raccolto l’acqua piovana dal balcone, l’ho lasciata riposare poi l’ho filtrata due volte e con grande mia sorpresa ho scoperto un TDS di 240 ppm (pH neutro): mi aspettavo un ppm basso (in Florida è 4!)… troppo alto come base per il processo fertilizzante secondo me. Insomma alla fine credo che dovrò ricorrere all’osmosi inversa anche se il sistema è un po’ noioso e lento, ma alla fine si risparmia il su e giù delle bottiglie + plastica da smaltire. Ho poi provato l’acqua gratis dei distributori x caso vicino a Cellere (VT) e questa aveva un ppm di 110, allora era OK. Pensando che a RM era simile purtroppo l’acqua gratis demineralizzata ACEA ho scoperto ppm di circa 220 ppm: sempre troppo alta.
    Tu che pensi? L’acqua piovana cosa caspita contiene mi chiedo? La tua è pure cosi?
    Grazie per i tuoi articoli, li apprezzo tantissimo, Kate

    1. Ciao Kate.
      L’acqua del tuo rubinetto, se veramente ha un TDS di 330 ppm e un pH di 7,8 è sicuramente un problema per le orchidee.
      Senza voler fare “lezioni di chimica e botanica” spicciola, tieni presente alcune considerazioni…

      a) un ph 6.2 è un giusto compromesso per quasi tutte le orchidee e un ppm 85 – 100 della stessa rappresenta una buona base.
      b) Il Ph non è mai stabile… quandi andrebbe controllato, soprattutti se hai dei valori con dei picchi come i tuoi.
      c) Io, a Trento, utilizzo l’acqua piovana, e, in considerazione che generalmente ha un ph acido la correggo con acqua del rubinetto. Ma se l’atmosfera di Roma è inquinata potrebbe essere un problema anche per la piovana.

      Quindi se vuoi partire dal “sicuro” l’unica soluzione, per te, è l’osmosi inversa.

      Una volta trovato il “compromesso” non diverrei matta…..

      Per quanto riguarda l’irrigazione, aggingo acqua di rubinetto alla piovana, di solito un 80% di acqua piovana e un 20% di acqua di rubinetto…. e ottengo dei buoni risultati senza tante alchimie di precisione “nanometrica”….

      Devi partire però da alcune solide basi, come quella di avere una acqua di base “pulita”, che nel tuo caso solo l’osmosi inversa ti può garantire, per poter fare in modo di non doverti stressare…. altrimenti un hobby diventa una tortura! 🙂

      Ciao e grazie per i complimenti.

  2. Ma dopo aver usato l’acqua delle orchidee e magari averci aggiunto una piccola dose di concine, per
    non buttarla via a quali altre piante si può dare?

    1. Ciao.
      Io non butto mai via l’acqua delle orchidee… i gerani, la salvia, il rosmarino, quasi tutte le piante che ho nelle fioriere esterne la gradiscono!
      Ovviamente ogni pianta ha le sue esigenze, si devono conoscere.
      Ciao

    1. Ciao Mirca e grazie per la visita!
      L’acqua distillata è praticamente acqua osmotica.
      Se ti va di approfondire trovi
      QUI e QUI le mie considerazioni sull’acqua, che è una delle cose più importanti per la sopravvivenza delle orchidee!
      Non si può dargli solo acqua di rubinetto e negli articoli faccio capire il perchè.
      Dare solo acqua distillata, soprattutto alle epifite, non porta alcun giovamento alla pianta e anzi, la fai morire di stenti. In natura gli insetti, le deiezioni degli uccelli e di alcuni animali, contribuiscono a far vivere la pianta.
      Altro (ma correlato) discorso quello sul fertilizzante .
      Prenditi del tempo e dagli una letta… ogni considerazione e valida ed interessante!
      Ciao

    2. Ciao Mirca, mi chiamo Patrizia anch’io sono appassionata di orchidee phalaenopsis, uso l’acqua di bottiglia
      Volevo sapere l’acqua distillata che parli sarebbe l’acqua che si usa per il ferro da stiro
      Aspetto una tua risposta
      Grazie
      Buona serata

    1. Ciao Roberto.
      In linea di massima si!
      Tenendo però presente quanto risposto a Mirca nel commento sopra!
      Nella stragrande maggioranza dei casi quest’ acqua è il prodotto della condensa, teoricamente acqua demineralizzata pura priva di sali minerali con pH tendenzialmente acido e con ppm o µS uguale a 0 come quella piovana!
      Ma le variabili e i rischi sono molti… 🙂
      Il “ma” è rappresentato dalle impurità meccaniche, olii, residui, filtri sporchi, che potrebbero esserci all’interno delle tubature e della macchina condizionatrice e/o dove viene filtrata l’acqua e/o passa la condensa, essendo acqua molto statica che potrebbe essere terreno fertile per funghi e muffe a discapito delle orchidee…
      A mio modesto parere i rischi sono maggiori dei benefici.
      Ciao e grazie per la visita.

  3. nn ricordo come mandare le foto del mio DN che credo di aver salvato, ha perso tutti i fiori ma ora ha messo nuovi rami alla base , ma il tronco vecchio lo devo tagliare oppure no? tengo a precisare che ha ancora delle foglie verdi grazie

  4. Buonasera Gioachino, sono capitata per caso sulla tua pagina e vorrei chiederti un aiuto. Abito a Brescia e l’acqua del lavandino è piena di calcare, mentre nei punti acqua controllati questi sono i valori:
    ph 7,5 – conducibilità elettrica 570 – residuo fisso 399 – durezza totale 29,1 – bicarbonato 252 – calcio 89,5 – magnesio 21,5 – sodio 9 – potassio 1,2 – solfato 39 – nitrato 16 – cloruro 17 – fluoro<1 –
    cromo totale <5.
    Figurati com'è l'acqua del lavandino…
    Le mie orchidee sono rinate da quando ho iniziato a dare loro acqua piovana o acqua ad osmosi inversa che riesco a trovare all'Esselunga.
    Il problema è che ovviamente non riesco a raccogliere l'acqua piovana e l'acqua ad osmosi inversa ha un costo per non parlare della plastica che produco. Dopo anni sono comunque riuscita a farle fiorire ma vorrei capire come poter migliorare la qualità dell'acqua senza dover comprare un depuratore. Fino ad ora hanno bevuto acqua pura con concime bilanciato 20 20 20 alternato al rain mix akerne. Stavo pensando di procurarmi la strumentazione per misurare ph e conducibilità ma senza andare nel tecnico come faccio a correggere l'acqua se fosse troppo acida o troppo basica? Mentre per i sali come ci si comporta? Bisognerebbe trovare un modo per filtrare l'acqua? Ti ringrazio in anticipo! Valentina

    1. Ciao Valentina.
      La risposta alla tua domanda potrebbe essere lunga quanto una tesi di laurea. 🙂
      Vedrò di essere il più conciso possibile.
      Con l’ acqua che il tuo Comune offre ti credo che le orchidee patiscano.
      Non che i miei siano ottimali… oggi pH 7,02 conduttività µS 320.

      Come hai già notato sulle tue orchidee dando loro acqua piovana sono rinate!

      Trovi tutte le risposte alle tue domande leggendo questi 3 articoli:
      pH e conduttività , acqua e sostanze nutritive e l’impianto ad osmosi inversa e, se proprio ti appassioni…. l’articolo di ieri sui fertilizzanti naturali .

      Se qualcosa non ti è chiaro fammi sapere e chiedi pure.
      Ovviamente avrai già capito che senza poter misurare i valori “reali” ti manca la base di partenza sulla quale intervenire.

      Sono sicuro che troverai interessanti gli articoli che rispondono a tutte le tue domande. L’unica rettifica che ho da fare e che la produzione di acqua osmotica dipende dall’impianto. Sono passato dal 30% di acqua pura al 50%.

      Restiamo a tua disposizione.

      Ciao

  5. Buongiorno, utilizzo acqua a osmosi per bagnare le mie miniature di orchidee su zattera…adesso le tengo all’aperto e bagno ogni volta che lo sfagno si secca, anche piu volte al giorno…contando che le bagno più volte al giorno l’acqua quanti ppm dovrebbe avere?posso utilizzarla pura visto che uso concime 20 20 20 una volta al mese e uno organico ogni 15 gg?grazie

    1. Ciao Alessandro.
      La coltivazione su zattera è molto diversa (per ovvi motivi) da quella in vaso (ergo le radici sono esposte di più all’aria e tendono ad asciugarsi rapidamente.)
      Quindi vanno bagnate più frequentemente… in estate praticamente tutte le mattine (sempre non piova 🙂 ).
      In natura hanno umidità ambientale di oltre l’80% – 90% tutto il giorno, l’aria circola liberamente, sono protette dalle chiome degli alberi e in molte zone piove praticamente tutti i giorni.
      E l’acqua piovana è praticamente pura con ppm tendente allo zero.
      Per i motivi sopra citati ovviamente anche le fertilizzazioni devono essere a concentrazione molto, ma molto ridotte, in quanto se le radici asciugano rapidamente si corre il rischio che i sali si depositino sulle stesse ustionandole.
      Vi è chi dice che in natura l’unica fertilizzazione che prendono è quella di qualche deiezione di uccello 🙂 ma ovviamente le stesse, per gli scopi che noi ci prefiggiamo, devono essere più frequenti.

      Anche di questo ci sarebbe da scrivere moltissimo, sempre tenendo presente che le radici sottili sono più sensibili delle radici grosse cosi come le punte delle stesse radici in fase vegetativa, che le fertilizzazioni dovrebbero essere più frequenti in primavera – estate e che vanno ridotte in autunno (sempre tenendo presente che vi sono orchidee che vanno addirittura in dormienza dove si deve sospendere sia le fertilizzazioni che le irrigazioni).
      Se vogliamo quantificare, se le tue orchidee sono su zattera, si deve usare una dose ancora più ridotta di fertilizzante rispetto al classico grammo per litro, con dosi di circa 1/10.
      Così facendo alcuni sostengono che si può bagnare direttamente con questa soluzione ma io sulle zattere prima nebulizzo le radici con semplice acqua osmotica o piovana e dopo 15 minuti circa con quella fertilizzata a dosi ridotte!.

      Spero di averti risposto!

      ciao

  6. Ciao volevo sapere se secondo te potessi usAre l’acqua di scarto di un acquario dolce la quale in principio viene prodotta tramite osmosi inversa ma poi ovviamente all’interno dell’acquario prenderá sicuramente delle sostanze…che ne pensi?

    1. Ciao! Certo che si puo’ usare.
      Nell’acqua dell’acquario (purché di pesci d’acqua dolce 🙂 ) ci sono solo residui di alghe, mangime per pesci e i loro escrementi, è ricca di batteri benefici, oltre a potassio, fosforo, azoto e oligoelementi. E’ un acqua ricca di sali minerali che può essere un ottimo nutrimento e ovviamente si puo’ usare per le orchidee.
      Ti consiglio però prima di impiegarla di verificare il suo pH e la conduttività .

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